1980
Sono nato nel giorno della festa della donna, a Torre del Greco, sotto al Vesuvio.
Nonni Francesco e Maria, sarti. Nonno Domenico, macchinista navale ed armatore.
Mio padre ingegnere navale, mia madre appassionata d’arte e teatro.
Io distruttore per curiosità e costruttore per divertimento.

1986
Dal mare alla vista sulle montagne della Majella e del Gran Sasso.
Un cambio di paesaggio, uno “spoiler”.
Così come quell’anno di prima elementare mi avrebbe dovuto far capire che il lavoro nobilita l’uomo, soprattutto quando il fine è il bene.
Senza volerlo e senza ormai ricordare più come, quell’anno il Comune di Atri mi premiò perché aiutai un compagno di classe problematico nell’imparare a leggere e scrivere.


1987, IL PRIMO PC
“Non puoi toccarlo!”… così diceva mio padre 😉
ma come potevo ascoltarlo?! troppo era il richiamo per quello schermo che al tempo non aveva nemmeno la grafica.
Con quel PC e grazie alla rivista “PC Facile” ho mosso i primi passi.
1992
I videogames mi hanno sempre divertito, ma quel PC poteva fare di più. Con la rivista “PC facile” ogni mese usciva anche un floppy disk (5″ 1/4) con vari programmi e demo. Così conobbi il Basic. L’avevo già visto sul Commodore 64……………. potevo anche io ora creare un videogame!
Nel 1992, la commissione europea chiese a tutte le scuole medie di creare un saggio, un disegno o qualsiasi altra forma per parlare dell’Europa unità. Io proposi un videogame… il preside accolse la folle idea di un ragazzino e mi mise a disposizione la sala PC ed un gruppo di studenti per scrivere il codice (in Basic ogni linea grafica è una linea di codice): due ragazzi giravano per le capitale europee del tempo ed in ogni città dovevano rispondere a delle domande sulle tradizioni della nazione… la scuola vinse un premio con mia grande soddisfazione


1994, Internet
Forse internet a casa era già arrivato da un po’… il primo modem era un 28.8k della US Robotics. I siti internet al tempo potevano essere elencati in un libro. Il fascino di un testo che potesse essere collegato ad altri ed altri ancora… wow.
La mia tesina di terza media doveva essere un sito internet e così fu.
Il giorno del mio esame mi presentai con monitor a tubo catodico, PC e quant’altro… l’audacia non mi è mai mancata.
Quello era solo l’inizio di un viaggio che stava per cominciare…
1996
Nonostante ho frequentato il liceo scientifico, nessuno nella scuola condivideva la mia passione per quel mondo di internet. Tuttavia io avevo bisogno di parlarne; troppo grande era quel mondo, troppe erano le opportunità e altrettanto era la mia curiosità.
Questo bisogno non era solo mio ed infatti molte erano le piattaforme che offrivano luoghi per parlare… nascevano le prime chat, termine che ormai è d’uso comune.
Quella che più si affermò fu mIRC. Lì conobbi altri ragazzi come me e con loro entrai nel mondo dell’ hacking.


1998
Avete presente gli hacker dei film e schermate come l’immagine qui a fianco?? cancellate… nulla di vero.
Scansionavamo i PC di intere nazioni in cerca di falle con cui prenderne “possesso”. Estorsioni? Ricatti? Vendetta? nulla di tutto ciò! Avevamo il controllo di così tanti PC che potevamo fare una guerra… informatica chiaramente. Avevamo il controllo di tutte le più importanti chat room di Italia e non solo. Ci confrontavamo con gruppi come il nostro in altre nazioni e tanto altro ancora.
Io ero il più giovane, ma in pochi lo sapevano. Non ci incontrammo mai. Poi un giorno ci spaventammo… e non ci sentimmo più.
1999
L’informatica al tempo era la mia passione… 0 dubbi. Tuttavia al tempo l’università di ingegneria “sotto casa” non offriva questo come piano di studi. I mei voti scolastici delle superiori, non lasciavano ben sperare per un mio percorso universitario. La voglia di fare festa dei 20 anni pure non avrà invogliato i miei genitori nello “sponsorizzarmi” per costose università fuori sede. Così scelsi il corso che più si avvicinava alla mia passione: “elettronica”. Probabilmente se non avessi fatto questa scelta non mi sarei laureato e/o probabilmente avrei creato un software di cui il mondo può fare tranquillamente a meno. In ogni caso ero finalmente arrivato in un posto dove c’erano soggetti anche più “nerd” di me… soprattutto all’apparenza.


2004
Non posso dire che l’università politecnica delle Marche abbia soddisfatto le mie iniziative. Spesso i professori erano solo ottimi teorici, ma poca… pochissima pratica. Per fortuna le eccezioni.
Da questi professori ho imparato che l’importanza dell’ascoltare, perchè le idee nascono dal confronto e dal mettersi in gioco, dal distruggere e dal ricostruire pezzetto dopo pezzetto… e se non funziona, ricominciare… verrà sempre meglio. distruggere e costruire.
Nel 2005 il prof. Tascini mi scelse per la redazione del primo capitolo delle sue dispense del corso di Intelligenza Artificiale. Materia che mi ha affascinato da quei tempi.
2006
La passione per l’elettronica comportava spese. Per questo durante l’università ho fatto molti lavori interinali, dall’operaio al magazziniere. A quei tempi, il mio corpo era al massimo della condizione: mi allenato per 6 ore a settimana nella palestra di pugilato di Massimo Consolati, ex campione italiano dei pesi superleggeri.
Quegli anni sono passati velocemente ed altrettanto velocemente è arrivato il momento della tesi di laurea. Scelsi il prof. Dragoni perchè era un pragmatico come me: “xlet per le prenotazioni in ambito sanitario attraverso la piattaforma del digitale terrestre”. Ho passato alcuni mesi a capire come venivano gestite (male) le prenotazioni di visite mediche ed ho creato una “app” per le TV, pensata soprattutto per gli anziani. Negli anni successivi questa xlet è stato declinata in tutti i modi (prenotazioni ristoranti, eventi, etc), ma nel frattempo ormai internet era in tutti i telefoni. “lesson learned”: una buona idea oggi più essere o troppo in anticipo o troppo in ritardo.


2007
Arrivata la laurea, mi serviva arricchire i miei studi in materia economica. L’esperienza della tesi mi ha fatto capire che, a meno che si lavori nella ricerca, un prodotto deve portare un risultato economico.
Grazie alla partecipazione ad un concorso per “idee innovative”, mi sono iscritto ad un corso di “business plan”.
l’ Idea innovativa presentata fu poi brevettata: ACO, un filtro per la frittura che permette il filtraggio dell’olio a caldo. Purtroppo, l’idea è rimasta un prototipo, ma ancora oggi sarebbe utile.